Oltre le competenze tecniche: il mindset giusto per diventare Assistente Virtuale

Oltre le competenze tecniche il mindset giusto per diventare Assistente Virtuale

Nel mese della Giornata internazionale dei diritti delle donne, vorrei parlare del mentoring e della formazione che svolgo da anni con donne che desiderano intraprendere la professione di Assistente Virtuale, scegliendo l’indipendenza economica per essere veramente libere di decidere del proprio futuro.

 

Perché diventare Assistenti Virtuali

 

Si rivolgono a me principalmente donne tra i 35 e i 50 anni, in una fase di cambiamento consapevole. Non parlo tanto di cambiamenti imposti dall’esterno — come la chiusura di un’azienda o un licenziamento — anche se seguo casi simili. Mi riferisco soprattutto a donne che, come è successo a me intorno ai quarant’anni, decidono consapevolmente di cambiare non solo lavoro, ma proprio il modo di lavorare, diventando professioniste autonome. Queste donne cercano non solo un cambiamento professionale, ma una vera indipendenza. Un grande vantaggio della professione di Assistente Virtuale è la flessibilità che offre, permettendo di adattare la giornata e la settimana lavorativa alle proprie esigenze, che si tratti di famiglia o altri interessi. Ho seguito, per esempio, una giovane professionista che voleva creare un’attività che le permettesse di viaggiare e lavorare, e ci è riuscita. Una delle mie più grandi soddisfazioni è aiutare le donne a creare un lavoro che permetta loro di gestire la propria agenda in base alle proprie necessità!

 

L’importanza dell’esperienza pregressa

 

Le persone che si rivolgono a me hanno quasi sempre un’esperienza pregressa come dipendenti aziendali e vogliono capire esattamente in cosa consiste la professione, quali competenze servono e che tipo di esperienza occorre. Iniziamo sempre con quella che chiamo Consulenza Chiarezza, per illustrare gli aspetti pratici della professione e valutare pro e contro rispetto alla situazione individuale. Non è una professione adatta a tutti: in alcuni casi evidenzio gli aspetti che potrebbero creare difficoltà o rendere il percorso insostenibile. Durante la consulenza, valutiamo se procedere con un percorso di mentoring, con me o con altri, o se la persona preferisce proseguire in autonomia.

Ho notato che il timore più comune è quello di non avere competenze ed esperienza adatte, percependolo come un mondo nuovo. In realtà, la maggior parte delle donne che si rivolgono a me proviene dall’ambito amministrativo e vuole avviare un’attività di Assistenza Virtuale nello stesso settore. Anche se alcuni ambienti di lavoro sono ancora indietro sulla digitalizzazione e occorre imparare nuovi strumenti, le competenze di base sono già presenti. Il mio compito è aiutarle a prenderne consapevolezza. Spesso si sentono principianti in questo campo, ma hanno 20-30 anni di esperienza amministrativa, un bagaglio che nemmeno un’Assistente Virtuale giovane, per quanto esperta di strumenti digitali, può eguagliare.

 

Dal lavoro dipendente al lavoro autonomo

 

Non si tratta tanto di acquisire nuove competenze, quanto di valorizzare quelle esistenti e renderle fruibili online. Certo, in alcuni casi serve un aggiornamento su normative e adempimenti recenti, ma partendo già da una base solida. Si tratta di fare un cambio di mentalità: se prima come dipendenti seguivamo linee guida che ci venivano indicate, ora come libere professioniste dobbiamo essere autonome nell’aggiornarci sugli adempimenti relativi alla contrattualistica, alla privacy, alla fatturazione elettronica, eccetera.

 

L’importanza del mentoring

 

Nei percorsi di mentoring affrontiamo anche aspetti pratici come la creazione di pacchetti, le tariffe, la promozione o la gestione dei primi contatti con potenziali clienti. Io stessa sono la prova che è possibile imparare da zero questi aspetti: venivo da vent’anni di lavoro dipendente ed ero tendenzialmente timida e riservata. Ce la può fare chiunque, soprattutto affidandosi a una persona che ha già percorso questa strada.

 

Il cambio di mentalità: la chiave del successo

 

L’aspetto più importante della consulenza è comprendere l’essenza del lavoro autonomo. Le competenze si possono acquisire e migliorare, ma la vera sfida è capire cosa significa lavorare in proprio. Uno degli errori più comuni, che ho fatto anch’io all’inizio, è avere un atteggiamento di soggezione verso i potenziali clienti, come se fossimo ancora in cerca di un datore di lavoro. È fondamentale cambiare questa mentalità per diventare professioniste capaci di gestire la propria attività. Dobbiamo comprendere che siamo allo stesso livello del cliente: loro si rivolgono a noi, professioniste esterne, perché hanno un problema da risolvere e noi abbiamo le competenze per aiutarli. Non cerchiamo un datore di lavoro, ma stabiliamo una collaborazione alla pari.

Insisto molto sul concetto di vera collaborazione. Il mio approccio, come quello che insegno, è proattivo: non ci limitiamo a eseguire istruzioni, ma lavoriamo insieme per ottimizzare le procedure amministrative e migliorare il lavoro del team.

Come mentore con oltre 10 anni di esperienza nel passaggio da dipendente a freelance, ho commesso e superato gli errori tipici. Non sono una coach o una psicologa, ma vedo una vera svolta quando le persone realizzano questo cambio di mentalità: da chi cerca disperatamente clienti a professionista che offre servizi di valore. Questo si riflette positivamente su ogni aspetto: dalla negoziazione alla firma del contratto, dall’impostazione del lavoro al rispetto dei confini, dalla collaborazione alle migliorie future, fino al feedback reciproco tra Assistente Virtuale e cliente. I miei percorsi di mentoring sono personalizzati sulle esigenze specifiche di ciascuno, ma avere il mindset giusto rimane fondamentale, molto più delle competenze tecniche o degli strumenti digitali, che si possono imparare facilmente.

Stefania
Stefania
Ciao, sono Antonella Cafaro e mi occupo di assistenza virtuale. Aiuto professionisti e imprenditori a risparmiare tempo, crescere e raggiungere i loro obiettivi godendosi la loro attività mentre io mi occupo del resto e supporto le donne che vogliono diventare assistente virtuale con un percorso di orientamento e mentoring.
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