Il mio personale Level Up!
Ho avuto il piacere di partecipare all’evento nazionale della Rete al Femminile che si è tenuto qualche giorno fa a Torino, dal titolo “Level Up. L’ambizione è femmina”.
Il punto di partenza è stato un ragionamento sul significato di “ambizione” e il tentativo di destrutturare l’accezione negativa a cui spesso viene associata nel linguaggio comune. Nel suo intervento, Stefania Doglioli del Centro Studi e Documentazione Femminile ha cercato di mettere in luce il retaggio culturale che molte di noi abbiamo, per cui l’ambizione è qualcosa da non perseguire. È un concetto che ho sentito molto risuonare pensando alla mia storia, alla mia educazione e ai freni che mi sono autoimposta per tanto tempo rispetto agli obiettivi lavorativi.
Tutto l’evento è stato una splendida manifestazione di esempi e modelli “ambiziosi” a cui potermi ispirare, ambizione intesa come voglia di eccellere, voglia di raggiungere risultati importanti. Persone straordinarie e compagne di viaggio che hanno condiviso il loro percorso per farci capire come, spesso, siamo noi donne in prima persona a imbrigliarci e a metterci da sole una serie di paletti.
Uno degli interventi che più mi ha colpita lo ha tenuto la coordinatrice del Forum Donne Africane Italiane, Marie Jeanne Balajizi, raccontandoci il suo obiettivo di aiutare le ragazze del suo paese, il Congo, vittime degli stupri di guerra… Un’ambizione bella e potente!
Non è stato un evento di formazione puro e semplice, non ci sono stati workshop, nessuno ci ha insegnato a fare nulla, ma gli interventi che si sono susseguiti mi hanno regalato spunti di riflessione preziosi che ho fatto miei con gratitudine. In particolare, la condivisione di esperienze e difficoltà che sono state affrontate trasformandole in opportunità: vedere qualcuno che ce l’ha fatta, che ha affrontato le sue paure, buttando il cuore oltre l’ostacolo, mi ha fatta riflettere su tutto quello che mi frena nel fare il mio Level Up e mi ha dato la speranza di potercela fare anche io.
Nella mia professione di Assistente Virtuale, ormai decennale, sento di essere arrivata a un livello di crescita che mi impone una scelta: mantenere l’equilibrio raggiunto in termini di quantità di lavoro e guadagni o fare il salto per arrivare ad un altro livello. E questo mi spaventa molto.
Con l’evento di Torino, e i tanti esempi di grande volontà e proattività che ho ascoltato, ho capito che questa paura è dovuta in grande parte agli insegnamenti con cui sono cresciuta, per cui bisogna sempre accontentarsi delle cose che abbiamo e non desiderare nulla di più.
Riflettere sul significato positivo dell’ambizione mi ha fatta ragionare, invece, sul fatto che crescere con la mia attività potrà avere dei risvolti importanti non solo per me, ma anche per la mia famiglia e per le altre persone che collaborano con me. Desiderare la crescita della mia attività non è una cosa brutta, quindi, e ho tutte le capacità necessarie per intraprendere questo percorso. Non so come potrà andare e se ne avrò soddisfazione, ma sicuramente avrò modo di imparare qualcosa di nuovo lungo la strada e ci avrò comunque guadagnato.
Dall’evento della Rete al Femminile sono tornata a casa con questa profonda consapevolezza: non devo farmi bloccare dalle mie paure, perché ho tutte le potenzialità per riuscire ad avere successo in quello che desidero fare. E, soprattutto, non sono da sola, perché ho la fortuna di far parte di una rete di relazioni arricchenti e stimolanti. Volontà, ispirazione, determinazione, coraggio, consapevolezza del nostro valore… Concetti astratti, che sono diventati concreti e che mi aiuteranno a fare il mio personale Level Up!
Non ci sono commenti