I miei primi 10 anni da freelance

Quest’anno festeggio 10 anni da freelance!
È un traguardo importante per me, che mi rende davvero orgogliosa del percorso fatto. Così mi sono presa un momento per ripensare ad alcune delle tappe più significative, ho ricordato gli errori e ho provato ad immaginare il mio futuro da Assistente Virtuale… E queste sono le mie riflessioni!
Una cosa che ho imparato sbagliando
Ho imparato che non tutti i clienti, non tutte le pressioni che ci vengono affidate, fanno al caso nostro e non solo per un discorso di competenze, ma proprio per motivi personali. Ci sono cose che magari ci piace fare, altre che ci piace fare meno, tipi di clienti con cui ci troviamo meglio a lavorare, altri con cui facciamo fatica. In questi 10 anni mi è capitato diverse volte di ignorare dei segnali che a livello inconscio riconoscevo, avendo magari delle sensazioni strane riguardo al nuovo lavoro che stavo prendendo, però decidendo di andare avanti lo stesso. All’inizio capitava perché avevo bisogno di fatturare, dovevo fare un po’ di gavetta e dovevo anche capire quali erano le cose che mi facevano star bene oppure no, finendo spesso per sbatterci contro.
Ora, dopo 10 anni di esperienza, posso dire di aver imparato a distinguere molto più facilmente con quali clienti voglio lavorare e che mansioni accettare. Ma non è sempre facile e, se mi capita di ritrovarmi in una situazione in cui non sono a mio agio, sento tutto il peso del dispendio di energie e di risorse mentali. Ovviamente, una volta che ho preso un impegno, non mi tiro indietro da un giorno all’altro e cerco sempre di essere corretta verso il cliente, ad esempio, aiutandolo a trovare un’altra persona a cui delegare quella mansione. Però queste sono proprio le classiche situazioni dove solo “sbagliando, si impara”.
Per fortuna oggi so riconoscere i segnali di allarme già in fase di ingaggio ed è una delle risorse più utili che sento di avere finalmente a disposizione.
Se tornassi indietro, cosa farei diversamente?
Sicuramente lavorerei di più su me stessa, sul mettere da parte le mie insicurezze, la mia mania di perfezionismo, la paura di non essere all’altezza. Cercherei di acquisire prima la consapevolezza delle mie capacità e della mia professionalità, senza farmi frenare da tutti quei dubbi che mi hanno rallentato tantissimo all’inizio.
Quando mi sono accorta dei limiti che mi autoimponevo, ho iniziato ad affrontarli sia da sola, che in psicoterapia e con percorsi di mentoring, e tutt’ora continuo a lavorarci. Però agli inizi era una cosa di cui non mi ero resa conto e vivevo così maggiormente in balia degli eventi, andando sempre col freno tirato. Capire che l’unica persona a rimetterci ero io è stata una grande conquista per me!
La cosa più bella in questi 10 anni da Assistente Virtuale
Difficile scegliere la cosa più bella che mi sia capitata a livello professionale in questi 10 anni da freelance perché me ne sono successe tante! Però la prima cosa che mi viene in mente è quello che mi ha scritto un cliente con cui lavoravo anni fa. Avevamo iniziato da poco la collaborazione e ci davamo ancora del lei, i nostri scambi erano molto compiti e formali e, a un certo punto di una conversazione di lavoro, mi disse “Io dormo meglio da quando c’è lei”. Questa frase racchiudeva e racchiude ancora oggi il senso del mio lavoro, perché il mio obiettivo è sempre quello di essere di reale supporto a chi lavora con me, facendoli sentire sollevati nell’avermi delegato qualche mansione importante per loro. In tante altre occasioni i clienti hanno manifestato una sensazione simile a questa, come di un alleggerimento, e per me è una delle soddisfazioni più grandi, perché vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro.
E vale più questo di quella volta in cui ho aumentato le mie tariffe e i miei clienti non hanno battuto ciglio. In realtà, anche in quel frangente, la soddisfazione più grande non è stata portare a casa l’aumento, ma sapere che per i miei clienti la cosa più importante è lavorare proprio con me.
Un consiglio per chi intraprende il percorso da AV
Il consiglio per chi è all’inizio del percorso come Assistente Virtuale mi viene dal profondo del cuore: non rimanete isolate! Create la vostra rete, entrate in una rete di colleghe o in una community di freelance, un posto dove potervi confrontare e scambiare opinioni sulla vita da libera professionista, che è così diversa da quella da dipendente.
Possiamo avere tutta la formazione e tutte le competenze di questo mondo, avendo la sicurezza di fare un ottimo lavoro a livello di mansioni lavorative, ma la vita da lavoratore autonomo può essere dura ed è prezioso avere una rete di supporto.
Per me la Rete al Femminile e il gruppo del Freelance Camp rappresentano da sempre due colonne portanti del mio percorso da freelance e sono grata di averle nella mia vita anche a livello personale, oltre che professionale.
Un mio progetto per il futuro
C’è un progetto a cui tengo molto e che sto già iniziando a realizzare con piccoli esperimenti: creare un piccolo team che mi permetta di prendere il lavoro dei clienti, gestirne una parte e fare gestire altre parti a delle colleghe, in modo da suddividere il carico, variare le mansioni e gestire meglio le scadenze.
Già da qualche tempo sto apportando piccoli cambiamenti in questa direzione, ma mi piacerebbe consolidare il mio team di collaboratrici fidate e dargli una struttura sempre più organizzata.
E poi ho ancora tanti altri progetti nel cassetto che non vedo l’ora di realizzare, un passo alla volta, nei prossimi 10 anni da Assistente Virtuale freelance!
Non ci sono commenti