Tempo di bilancio e nuovi obiettivi

Ogni anno, in questo periodo, dedico del tempo al bilancio della mia attività nell’anno che sta per chiudersi e a impostare i nuovi obiettivi per quello successivo.

Alla fine del 2018 avevo preparato una proiezione dei costi e ricavi della mia attività previsti per il 2019 sulla base dei miei servizi. Avevo suddiviso l’anno in trimestri e inserito eventi, attività da organizzare, spese, fatturato sperato. Per il mio bilancio parto sempre da qui, dalla previsione fatto l’anno precedente.

Alla fine di ogni trimestre, in occasione dell’invio al commercialista dei miei documenti fiscali (fatture inviate e ricevute), cerco di controllare l’andamento di massima della mia attività sulla base del business plan stilato per l’anno in corso. In queste occasioni riguardo il fatturato maturato e i costi, cercando eventualmente di modificare o implementare le voci che non risultano in linea con quanto avevo preventivato.

Quest’anno, l’autunno ha coinciso con un calo di lavoro dovuto al fatto che due clienti abbastanza regolari hanno entrambi cambiato tipologia di attività e non avevano più bisogno (almeno per il momento) dei miei servizi.  Non era prevedibile, ma è qualcosa che può succedere a chi, come me, fornisce servizi. Per questo è importante avere una base di clienti più o meno regolari su cui poter contare: se qualcuno si perde per strada, rimane comunque un introito base a cui affidarsi. Una volta verificato il calo di lavoro, ho subito iniziato a pianificare delle azioni concrete per incrementare i miei servizi.

Arrivata a dicembre, eccomi alle prese con recap generale della mia attività: ora posso verificare nel concreto ricavi e costi, confrontarli con quanto avevo immaginato nel 2018 e preparare nuova previsione/pianificazione per il 2020. Servizi più richiesti, cambiamenti, errori di valutazione, eventi e attività che hanno avuto successo, collaborazioni… Tutti aspetti che in questa fase vaglio attentamente e costituiscono la base del mio nuovo business plan. Una proiezione che si rispetti deve poi tenere conto di una domanda fondamentale: quanto voglio fatturare nel 2020? Di conseguenza, quanti clienti devo avere? Quanti servizi e di che tipo devo/voglio vendere? Devo/voglio fare nuovi investimenti, che si tratti di un computer nuovo o di azioni mirare alla comunicazione? Se sì, quanto budget ho a disposizione per farlo?

Non basta solo aver capito quali e quante azioni dovrò prevedere di intraprendere nel 2020, perché la mia pianificazione possa funzionare concretamente, è necessario sapere anche quando dovrò collocarle nell’anno. Per fortuna, quando si lavora in maniera abbastanza continuativa con alcuni clienti, riusciamo a capire approssimativamente quando ci richiederanno dei picchi di lavoro. In base a questa informazione potremo capire quali periodi per noi sono i più adatti per pianificare certe attività o, anche “solo” per prevedere le nostre ferie, possibilmente disconnessi da tutto. Il 2019 è stato il primo anno in cui le mie vacanze di fine agosto sono state veramente vacanze in tutti i sensi e vorrò sicuramente fare in modo che si ripetano così anche nel 2020!

Perché penso che il bilancio di fine anno sia fondamentale?

Perché ci permette di capire come sta andando la nostra attività, imparare a gestirla meglio ed elaborare una migliore strategia di anno in anno. Se non ci fermiamo a riflettere su tutte queste cose rischiamo di essere in totale balia degli eventi. Capire quali cali/picchi di lavoro abbiamo incontrato nel corso del tempo ci aiuta a prevenire situazioni simili oppure imparare a gestirle meglio minimizzandone le conseguenze. Avendo la situazione sotto controllo potremo, col passare degli anni, avere uno storico su cui basarci e migliorare nell’elaborare previsioni economiche e logistiche. Questo è uno degli aspetti principali del lavoro in proprio: non abbiamo nessuno che ci dice cosa fare, come farlo, quando farlo. Il che ci garantisce una bella sensazione di libertà! Ma dobbiamo essere noi bravi a imparare a occuparci della nostra attività, altrimenti, questa “libertà” può diventare un’arma a doppio taglio.

Antonella
Antonella
Ciao, sono Antonella Cafaro e mi occupo di assistenza virtuale. Lavoro con professionisti/e, imprenditori e imprenditrici. Li affianco nella gestione di amministrazione e burocrazia, così possono recuperare tempo prezioso da dedicare alle parti più strategiche (ma spesso più trascurate) della loro attività. Aiuto chi desidera avviare la professione di assistente virtuale con consulenze e percorsi di mentoring.
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