Riflessioni, consapevolezza e nuovi progetti di un’Assistente Virtuale che vuole crescere
Negli ultimi mesi ho fatto un minipercorso di coaching con Fabiana Palù che, oltre ad essere un’amica è anche una professionista formidabile. Il percorso si è composto di due sessioni, estremamente intense, che sono capitate in un periodo di riflessioni sulla mia vita professionale. Ho sentito l’esigenza di avere un aiuto per guidarmi e fare luce sulla situazione in cui mi trovo, una luce esterna che mi aiutasse a vedere cose che facevo fatica a mettere a fuoco rispetto alla mia attività e ai cambiamenti che voglio apportare.
L’esigenza fondamentale che sentivo, e da cui sono partita, era stabilizzare il mio fatturato e aumentarlo. Crescere, sì, ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità dal punto di vista operativo.
Fabiana mi ha fatta partire da un’analisi estremamente approfondita di quella che è la mia situazione attuale e degli ultimi anni, per capire come mi sono ritrovata a questo punto del mio business, cosa voglio modificare e cosa dovrei migliorare per raggiungere gli obiettivi che mi sono posta.
Quest’analisi è stata utilissima sotto tanti punti di vista, non solo quello finanziario. Mi ha aiutata a capire, ad esempio, quali sono le tipologie di clienti con cui lavoro meglio e quelli con cui lavoro peggio, ad analizzare a fondo il tipo di mansione che mi affidano e il tipo di servizi che offro, quali task svolgo io totalmente e quali, invece, affido alle collaboratrici che mi aiutano.
Una volta completata questa verifica approfondita, ci siamo spostate sull’analisi dei contratti, diversi in base alla tipologia di servizi che offro. Abbiamo analizzato le tariffe attuali, andando oltre alla semplice cifra finale, per capire quella che è effettivamente la redditività, ovvero l’effettiva marginalità di quelle tariffe. Proprio su questo punto, ho messo a fuoco un concetto utilissimo: la marginalità cambia a seconda del cliente e dello sforzo che faccio, e cambia anche a seconda che io svolga totalmente da sola il lavoro o lo affidi in parte ad altri, mantenendo comunque il compito di supervisione.
È stato un ragionamento molto complesso da fare, ma mi ha portato tantissima consapevolezza sui cambiamenti che voglio apportare al mio business. Ho iniziato così a progettare i miei servizi per l’anno nuovo tenendo conto di tutte le preziose informazioni acquisite: con quali tipi di clienti vorrei lavorare, quali contratti proporre, con quali tariffe, che tipo di scambio avere con le collaboratrici che mi aiutano… Dall’analisi è scaturita la consapevolezza e da quel momento si è messo in moto tutto il resto!
Non ho solo visualizzato errori o cambiamenti da apportare, ma anche i miei punti di forza e questo mi ha dato la fiducia di poter riuscire a raggiungere gli obiettivi che mi sono posta. Ora tocca a me lavorarci concretamente, perché nulla si materializza solo mettendolo nero su bianco, ma avere chiara la direzione da intraprendere è sicuramente un grande vantaggio.
Questo non vuol dire che andrà tutto perfettamente liscio, anche perché ci sono tante variabili imprevedibili, per cui il percorso potrà cambiare o complicarsi strada facendo, ma so che la direzione che voglio seguire è questa ed è una sensazione che mi infonde molta lucidità e tenacia.
Uno dei cambiamenti che vorrò fare riguarda il numero dei clienti, che potrà aumentare man mano che svilupperò al meglio il rapporto con le mie collaboratrici, fermo restando sempre il mio lavoro di coordinamento e controllo. Dovrò analizzare ogni situazione in maniera consapevole per capire quando potrò delegare in modo sereno una certa mansione e quando, invece, dovrò prevedere un maggior intervento di supervisione da parte mia. Differenziare queste due tipologie di delega sarà fondamentale, perché ne conseguirà una diversa tariffa delle collaboratrici e, di conseguenza, mia. È una cosa nuova per me, perché dovrò rivedere le mie collaborazioni in maniera molto più strutturata, alla luce della nuova consapevolezza che ho acquisito sul tema della redditività di ogni singolo lavoro.
Un altro elemento che è emerso dal lavoro fatto insieme a Fabiana riguarda l’utilizzo delle mie competenze. Se fino ad ora le ho utilizzate soprattutto per fornire servizi ai miei clienti, quello che vorrò iniziare a fare, a partire dal 2024, è sfruttare tutta l’esperienza maturata e le mie competenze anche a livello consulenziale. Non solo consulenze rivolte ad Assistenti Virtuali, come fatto fino ad ora, ma anche ad aziende e a tipologie di clienti nuove. Sarà una sfida nuova per me, ma molto stimolante!
Dopo dieci anni da Assistente Virtuale freelance mi sento come se la mia attività, dopo essere nata dal nulla ed essere diventata adolescente, ora fosse pronta per l’età adulta: ho compreso le mie potenzialità, cosa vorrei ottenere e che strada percorrere per raggiungere i miei obiettivi. Ora non mi resta che lavorarci con costanza, ad esempio, ritagliandomi su base regolare il tempo per fare riflessioni come queste e tutti gli aggiustamenti necessari, di volta in volta, per continuare a investire nella mia attività.
Quando ho aperto la partita iva 10 anni fa, ho avuto il coraggio di lasciare un lavoro a tempo indeterminato per l’ignoto e il tempo mi ha dimostrato che sono stata brava e ho raggiunto gli obiettivi che mi ero posta. Ora è arrivato il momento di pormi nuovi obiettivi e crescere ancora, non semplicemente aumentando il fatturato, ma facendolo in un modo che sia sostenibile per me dal punto di vista della gestione del tempo tra vita privata e lavoro.
L’esperienza c’è, la consapevolezza e la voglia di mettersi in gioco anche… Non mi resta che iniziare questo nuovo capitolo!
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