Rete al Femminile Bologna, Open Day 2019, le mie riflessioni
Come avevo preannunciato sulla mia pagina Facebook, lo scorso sabato 16 Marzo ho partecipato all’Open Day organizzato da Rete al Femminile di Bologna, e non come spettatrice, ma come relatrice!
Cosa è accaduto? Cosa ho provato? Sono soddisfatta di come è andata? Mmm… continua a leggere.
Fuori dalla mia zona di comfort
Parto col dire che non sono affamata di palcoscenico, anzi direi piuttosto che sono una che preferisce di gran lunga il dietro le quinte.
Però sabato ho accettato la sfida proposta da Rete al Femminile di Bologna, di cui sono orgogliosissima di far parte, e mi sono messa in gioco, sono letteralmente uscita dalla mia zona di comfort.
Come mi sentivo?
In ansia perché dovevo tenere un discorso di 30 minuti di fronte a molte persone, preoccupata di dimenticare parte dello speech “Come e cosa delegare”, angosciata dal pensiero di non riuscire a rispondere alle successive domande.
Come è andata?
Sincera sincera? Non è successa nè l’una nè l’altra cosa. Sono riuscita spiegare e trasmettere il mio messaggio e ho risposto serenamente alle domande che mi sono state poste e sai una cosa? Mi sono anche parecchio divertita! 🙂
Devo ancora scoprire tutte le mie risorse
Sabato ho nuovamente capito che posso essere all’altezza delle mie e altrui aspettative.
Durante tutto l’evento ho realizzato per l’ennesima volta che essere una libera professionista non è solo una scelta lavorativa, ma una vera e propria scelta di vita. Ti spinge a crescere personalmente e professionalmente, la giusta motivazione poi può portarti a fare cose che non avresti mai immaginato.
Devo sicuramente ringraziare tutte le donne che fanno parte di Rete al Femminile di Bologna, professioniste preparatissime e donne davvero speciali, con loro questo percorso è stato più semplice e piacevole.
Al prossimo evento!
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