Le vacanze per una libera professionista (o freelance)

Si avvicinano le Vacanze di Pasqua e anche se brevi possono essere occasione di svago e di riposo da sole o in famiglia. In questi periodi mi capita di riflettere se io come Freelance, o meglio Libera Professionista, posso davvero permettermi di prendere qualche giorno di “ferie” e staccare tutte le spine, il cellulare e lasciare a casa il PC!
Ho sempre pensato e più volte detto che è importante prendersi una pausa ogni tanto, che siano le vacanze, che sia una pausa caffè, che sia malauguratamente una pausa forzata per malattia.
Cosa significa essere Libera Professionista.
Negli anni mi sono accorta che la percezione che la maggior parte delle persone ha di me (e di quelle come me) è quella di una persona che non lavora davvero, che può decidere quando e come lavorare e con chi.
Devo dire, a loro discolpa, che nell’ultimo periodo questa opinione sta cambiando, però probabilmente anche per cultura sembra sempre che tu faccia meno di chi ha un lavoro “comune” (senza offesa per nessuno).
Ho scelto qualche anno fa oramai di fare la Libera professionista. Evidentemente a volte a fare effetto è la parola “libera”, si tiene quella e il resto scompare.
È vero io sono quella che può andare a fare la spesa alle dieci e mezza della mattina, che può mettere su l’arrosto in pieno pomeriggio, che può portare i figli a fare attività sportiva senza chiedere alla babysitter o ai nonni una mano, io sono quella che non ha orari, cartellini, pause pranzo, ecc.
Però se ci penso bene non è proprio così…io ho un mio orario, condiviso anche con i miei clienti. Sicuramente posso fare tutte le cose riportate sopra, ma è anche vero che poi magari rimango su la sera per fare le attività fissate per quel giorno o per organizzare la giornata successiva.
Dunque diciamocelo, essere freelance può essere vantaggioso in termini di organizzazione del proprio tempo, ma direi che tutta questa libertà non c’è, perché hai contratti, accordi, scadenze da mantenere e di cui rendere conto alle tue clienti, come un qualsiasi altro lavoro.
La vera differenza per una Libera Professionista.
La vera difficoltà della Libera Professionista però è un’altra, non è accettare quello che la gente può pensare di te, ma trovare un momento per tirare il fiato, in quanto essendo Tu responsabile di tutto il tuo lavoro, diventa difficile “mentalmente” decidere di fermarsi.
Ovviamente sò benissimo e l’ho detto più volte che è salutare fermarsi e fare il punto sul proprio lavoro e su sè stessi. Dunque questo tempo lo si deve trovare!
Smettiamola di pensare: “Non posso staccare, la cliente ha bisogno di me!”
Ci sono da fare però alcune precisazioni.
Se sei agli inizi, probabilmente stai pensando proprio questo: la cliente ha bisogno di te e tu non puoi non esserci. È vero e non ho nessuna intenzione di dirti il contrario.
Ma sai bene che lavorare quando si è stanchi e quando non c’è la testa può causare solo danni e soprattutto rischiamo di deludere le nostre clienti. Giusto?
Ora introduco la prima riflessione. Secondo me, se sei una libera professionista è quasi impossibile staccare del tutto dal tuo lavoro e, soprattutto, è impensabile fare l’assistente virtuale e sparire per 15 giorni a sorseggiare Spritz e mangiare patatine con la tua famiglia.
No, quello probabilmente sarebbe troppo, non sei pagata per quello e se ragioni così forse la vita da libera professionista non fa per te…
Allora mi chiederai, come posso ricavare del tempo e magari riuscire ad andare in vacanza senza portarmi il computer?
Facciamo una distinzione tra essere disponibile ed essere a disposizione, una sorta di salvavita che possiamo proiettare all’interno del discorso freelance e vacanze.
Essere a disposizione 24/7 non solo è impossibile ma è sbagliato. Così come è sbagliato mollare tutto in corso d’opera, spegnere il telefono e sparire su un’isola deserta per qualche tempo.
Ma allora come puoi fare?
Come posso organizzare le mie vacanze?
Dobbiamo cercare per quanto possibile di far combaciare i nostri interessi e quelli delle clienti!
Secondo me ci sono alcune considerazioni che puoi fare per poter organizzare i tuoi momenti di riposo.
Te ne suggerisco qualcuna:
- Usa il buonsenso … ad esempio non puoi pensare di andare via a ridosso di un evento importante, o non puoi sperare di andare in vacanza senza che qualcuno ti chiami, quindi cerca di organizzare e sistemare quanto più possibile per non lasciare scoperte le tue clienti.
- Quindi devi sistemare tutto il lavoro che non richiede un intervento in diretta.
- Sposta le call o gli incontri prima della tua partenza, così da sistemare anche le questioni più spinose del tuo lavoro da freelance.
- Fissa dei paletti. Se non l’hai mai fatto prima, questo può essere il momento giusto per mettere limiti alla tua disponibilità. Per esempio, indica alla tua cliente che in quei giorni sei disponibile solo in una determinata fascia oraria e solo con un determinato preavviso.
- Potresti non poter staccare del tutto, sappilo. Ma se riesci ad organizzarti bene, i tuoi interventi in vacanza potrebbero essere davvero molto molto molto limitati.
Chiudiamo un po’ il cerchio.
Se sei una Freelance o Libera Professionista puoi andare in vacanza …anzi devi farlo!
Un po’ perché sei un essere umano e hai il diritto di staccare la spina!
Un po’ perché sono sicura che le tue clienti preferiscano avere una consulente con il cervello ben collegato e se hai bisogno di staccare diciamo che potresti non essere del tutto lucida e presente.
Devi essere però cosciente che staccare del tutto non sia possibile. Ma in fin dei conti credo tu lo sappia già se sei una Libera Professionista come me!
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